Dante Calò

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gerarchia
livellounità archivistica
data/e 1952 - 1964 , 1952; 1956; 1964
fascicolo cartaceo

cc. 15

segnatura attuale b. 2 , fasc. 25 ,
ambiti e contenuto

Inviti dell'ufficiale di stato civile del comune di Roma, indirizzati ad Alfredo Calò con i fratelli e all'avvocato Carlo Procacci, a comparire per la pratica di trascrizione della sentenza di morte presunta (1) di Dante Calò con richiesta dell'avvocato Goffredo Roccas, inoltrata al Tribunale civile di Roma, di udienza e di ricorso per il completamento dell'istruttoria; istanza dell'assegnazione della quota di pertinzenza ai familiari Fiorina, Olga e Alfredo Calò versata dal governo della Repubblica federale di Germania con l'accordo del 2 giugno 1961 in conseguenza dell'arresto e della deportazione nei campi di concentramento per ragioni razziali.

note(1) Sulle carte relative al ricorso presentato al Tribunale civile di Roma si legge: " [...] dopo una breve sosta nel campo di concentramento di Fossoli l'avvocato Calò fu deportato nei campi di sterminio tedeschi in località rimasta sconosciuta da dove purtroppo non ha fatto più ritorno; che le ultime sicure notizie dell'avv. Dante Calò sono costituite da tre dispacci autografi scritti nel campo di concentramento di Fossoli (Modena), l'ultimo dei quali diretto al sig. Armando Ferrari di Firenze porta la data del 4 aprile 1944; [...] gli unici presunti successori legittimi [...] chiedono che il Tribunale di Roma, previo espletamento degli incombenti di legge, voglia dichiarare la morte presunta del sig. avv. Dante Calò fu Abramo Alberto e fu Di Cave Anna, nato il 10 agosto 1880, alla data del 4 aprile 1944 con ogni conseguenza di legge".
persone

Calò, Dante

Calò, Fiorina

Calò, Olga

Calò, Alfredo

Calò, Alberto

Di Cave, Anna

Roccas, Goffredo

Procacci, Carlo

Ferrari, Armando

luoghi Roma Firenze Fossoli
enti Comune di Roma Repubblica federale tedesca - RFT Campo di concentramento di Fossoli di Carpi Tribunale civile di Roma

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