Abstract | Donato Di Veroli al ghetto di Roma con Romeo Salmoni, Raimondo Di Neris e Shlomo Venezia intervistati da Marcello Pezzetti.
Donato percorre il ghetto e ricorda l'infanzia, il lavoro del padre,la famiglia le difficoltà economiche. Passeggia per il ghetto e raggiunge il luogo dove è stato rinchiuso nella camera di sicurezza della Questura, quando a 18 anni, precettato per i lavori sul Tevere, diserta il lavoro. Ritorna il ricordo del periodo trascorso nei campi di concentramento, la convinzione di non poter sopravvivere a quella esperienza e l'incredulità ancora oggi di essersi salvato. Con Raimondo, Romeo e Shlomo Donato riflette sull'importanza del ricordo e della trasmissione alle nuove generazioni della memoria di quello che hanno vissuto, affinché la prossima volta il popolo ebraico sia più preparato. Parlano dell'ingresso dei naziskin ad Auschwitz e se la prendono con le autorità polacche che hanno dato il benestare. Percorrono il ghetto e ritrovano le case della loro infanzia, ricordano i parenti, quelli scampati, quelli sopravvissuti e quelli che non sono tornati. |