livello | fondo |
data/e | 1799 - 1971 |
consistenza | buste 2 |
fascicoli 19 | |
ambiti e contenuto | Il fondo raccoglie documenti testimonianti l'attività di Ettore Ovazza come combattente e fascista fino al 1938 quali tessere del PNF, dell'Associazione nazionale volontari di guerra e dell'associazione piemontesi artiglieri. Tra la documentazione cartacea descritta è conservata la corrispondenza intrattenuta con personalità di spicco tra cui Dario Disegni, Felice Ravenna, Angelo Sacerdoti e con il generale Liuzzi; di particolare rilevanza è il fascicolo "Documenti d'antiquariato" contenente lettere di Victor Hugo e di Giuseppe Mazzini (b. 1, fasc. 1). Fondatore della rivista "La nostra bandiera" si conservano nel fascicolo 9 alcuni articoli di giornale e le convocazioni di riunioni per discutere dei problemi organizzativi della rivista. In ultimo è da sottolineare il provvedimento ministeriale con il quale, nonostante tutte le benemerenze e i riconoscimenti politici, viene discriminato perché di razza ebraica (b. 1, fasc. 11). A corredo del fondo si conserva un fascicolo contentente una copia del curriculum vitae - già conservato nel fascicolo 6 - e una breve descrizione del fondo per una più facile lettura. |
modalità di acquisizione | La carte sono state donate in due momenti distinti nel 1977 da Vittorio Ovazza e nel 1984 da Franca Ovazza Piperno. |
storia istituzionale/amministrativa | Ettore Ovazza nasce alla fine dell'800 da un'importante famiglia della borghesia ebraica torinese. E' stato uno dei principali banchieri piemontesi del primo novecento. Allo scoppio della Grande guerra si arruola come volontario e al termine aderisce al fascismo partecipando alla fondazione della sezione torinese e all'organizzazione della marcia su Roma. Negli anni '20 prende parte attivamente ai lavori di alcuni ministeri economici. Antisionista convinto nel 1934 fonda la rivista "La nostra bandiera" attraverso la quale sostiene il fascismo e caldeggia una sempre più forte adesione ebraica al regime fascista. Con le leggi del 1938 è costretto a dimettersi da ogni incarico pubblico. Nel 1943 viene catturato dai tedeschi con la moglie Nella e i figli Riccardo ed Elena in procinto di fuggire per la Svizzera. L'intera famiglia Ovazza viene sterminata dalle SS all'interno della scuola comunale di Intra. |
criteri di ordinamento | Per l'eterogeneità della documentazione donata è stato adottato un ordinamento cronologico e tematico delle carte. |
Livello inferiore |
"Documenti d'antiquariato" "Tessere, inviti, partecipazioni" "Nomine, onorificenze, riconoscimenti" "Articoli, opuscoli, recensioni" Discriminazione di razza Dichiarazioni di morte Fotografie "Corrispondenza" "Corrispondenza" "Corrispondenza" "Appelli, curriculum vitae, verbali di riunioni" "La nostra bandiera" "Pratiche avvocato Gallo" "Pratiche per il recupero dei beni della famiglia Ovazza" "Denuncia contro Morello" Testimonianze varie sulla sorte della famiglia Ovazza "Incriminazione di Gottfried Meir" "Procedimento a carico di Meir Gottfried" Miscellanea |