Genere | audiointervista |
Cronologia | 1992 mar. 10 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Picciotto, Liliana |
Abstract |
L'intervista è stata registrata a Gerusalemme. Stella Franco Israel nacque, primogenita di sette figli, il 14 settembre 1926 a Rodi da Giuseppe Franco e Matilde Alcadef (1). Trascorse l'infanzia e l'adolescenza nella città. L'8 aprile 1944 perse gran parte dei familiari durante un bombardamento americano a causa del quale fu distrutta la casa di famiglia. Sopravvisse insieme al padre e ad una sorella; con loro si rifugiò in un quartiere periferico per sfuggire alle bombe. Il 23 luglio 1944 le truppe tedesche presenti in città comunicarono l'obbligo per tutti gli ebrei di presentarsi in una caserma dell'aviazione, pena la morte. Ignari di ciò che li avrebbe aspettati, Stella ed i familiari si consegnarono alle SS. Per tre giorni rimasero nella caserma senza assistenza nè spiegazioni su ciò che li attendeva. In seguito vennero caricati nella stiva di un piroscafo diretto al porto di Atene. Stella ed i familiari vennero assegnati al campo di concentramento di Haidari, sorvegliato da soldati greci, italiani e tedeschi. Da qui vennero trasportati con un autocarro fino a raggiungere un convoglio ferroviario diretto a Birkenau. Durante il viaggio, rinchiusa in un vagone bestiame, Stella cercò di assistere il padre malato. Dopo quindici giorni circa arrivò a Birkenau dove rimase per tre mesi circa per poi essere trasferita nel campo di lavoro di Villestadt; qui fu impiegata come operaia in una fabbrica di munizioni, lavorando per dodici ore al giorno. In seguito, venne trasferita in treno nel campo di concentramento di Theresienstadt (2). Fu l'unica superstite della famiglia. |
Note | (1) Alhadeff Mazaltov. (2) Nell'intervista la data della liberazione non viene comunicata. |