Genere | videointervista |
Cronologia | 1996 mar. 01 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Pezzetti, Marcello (autore della ripresa) Gabbai, Ruggero (committente) Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC |
Luoghi | Salonicco Livorno Gabbro (LI) Firenze Milano Auschwitz Cracovia Lublino Minsk |
Abstract | L'intervista è stata realizzata a Livorno il 1° marzo 1996 da Marcello Pezzetti nell'ambito del progetto "Interviste alla storia" (vd. scheda relativa). Isacco Bayona è nato a Salonicco il 27 gennaio 1926 da una famiglia di ebrei italiani osservanti. La famiglia è composta dal padre Raffaele Bayona, la madre Diamante Jacob, il fratello Carlo e le sorelle Lucia e Dora. Il padre Raffaele è vicedirettore del Monopolio dei tabacchi. L'intervistato racconta episodi della sua infanzia e adolescenza a Salonicco fino all'esilio forzato quando nel 1941 l'Italia entra in guerra con la Grecia. La famiglia si trasferisce a Livorno. Isacco Bayona e il fratello Carlo vengono impiegati come operai allo stabilimento Litopone. Dopo l'8 settembre 1943 per evitare i frequenti bombardamenti sulla città la famiglia si stabilisce in una casa colonica a Gabbro sulle colline livornesi. Il 20 dicembre 1943 vengono arrestati dai carabinieri e detenuti per 10 giorni nella caserma di Livorno insieme ad altre famiglie e trasferiti in seguito al Carcere delle Murate di Firenze. Dopo il trasferimento al carcere di San Vittore a Milano, parte con il convoglio del 30 gennaio 1944 e arriva ad Auschwitz il 6 febbraio. Isacco e Carlo Bayona alla selezione saranno separati dal resto della famiglia. Il padre, la madre e le due sorelle più piccole moriranno nelle camere a gas. Durante la permanenza a Auschwitz lavora con il fratello Carlo in una fabbrica all'interno del campo per la produzione di proiettili. Il 18 gennaio del 1945 il giorno dell'evacuazione tedesca del campo di Auschwitz, si nasconde insieme ad altri 6 nel magazzino del Blocco due. Il fratello non riesce a evitare l'evacuazione e viene ucciso nel tentativo di scappare. Il 27 gennaio i russi liberano il campo di Auschwitz. Gli viene consegnato un lasciapassare che gli permetterà di uscire dal campo e raggiungere Cracovia. Dopo un passaggio a Lublino raggiunge un campo profughi a Minsk in Bielorussia. Alla fine della guerra verrà rimpatriato in Italia. |
Indice dei contenuti |
1 La famiglia 2 La vita a Salonicco 3 1941: dalla Grecia a Livorno 4 1943 5 L'arresto 6 Il Carcere Le Murate di Firenze 7 Il Carcere di San Vittore a Milano 8 La deportazione 9 Auschwitz 10 L'evacuazione di Auschwitz il 18 gennaio 1945 11 La liberazione 12 Il lungo ritorno |