Informazioni biografiche |
data di nascita: 08/08/1872 luogo di nascita: Bologna data di morte: 14/01/1944 luogo di morte: Firenze figlio/figlia di: Carpi, Costante - Giulia, Ambron |
biografia | Marianna Ada Carpi nasce a Villa Bignami, nella campagna bolognese, l’8 agosto 1872 da Costante e Giulia Ambron. Per tutta la vita verrà chiamata sempre con il secondo nome, ‘Ada’. Trascorre i primi anni di vita a Bologna, in un palazzo in via Castiglione dove il padre, al pian terreno, conduce un banco con i fratelli Camillo e Scipione. Nel 1874, a seguito del fallimento dell’attività del padre, si trasferisce con i genitori a Firenze, inizialmente pressi i nonni e poi in un appartamento in via dei Banchi angolo piazza Santa Maria Novella. Qui Ada trascorre molte ore studiando sotto la guida della nonna materna Elvira Lampronti, suonando inoltre il pianoforte con le cugine Emilia e Valentina Finzi. Cresce in una famiglia ebraica osservante, Ada, nel 1884 e sotto la guida del rabbino Jacob Maroni, è una delle prime bambine a Firenze a festeggiare il bat mizwà (maggiorità religiosa), recitando una preghiera in pubblico nella Sinagoga. Nel settembre 1886 la madre Giulia Ambron, colpita da una forte bronchite, muore improvvisamente; successivamente il padre Costante invita la nipote triestina Emma Marina a trasferirsi a Firenze, per contribuire all’educazione di Ada. Nel 1892 il padre la conduce in visita a Roma con l’intenzione di farle conoscere il biscugino Leone Neppi Modona, originario di Cento e lì trasferitosi per lavoro, con il quale Ada si fidanza. Nell’estate 1893 effettua un lungo viaggio con il padre Costante tra Trieste, Vienna e Parigi. Nel 1894 si sposa con Leone Neppi Modona presso laVilla Bricchieri Colombi nella piazza di Bellosguardo, per stabilirsi poi presso la residenza del padre. Lì, il 20 ottobre 1895 nasce Aldo, il loro unico figlio. Nel 1911 Ada si trasferisce con la famiglia al primo piano del palazzo in piazza D’Azeglio, all’angolo con via Giusti; nel contempo trascorre brevi soggiorni estivi nelle zone marittime e collinari della Toscana. Morto il padre Costante nel 1919, Ada continua a seguire gli spostamenti dettati dagli studi del figlio e del marito (con cui condivide anche l’amicizia con lo storico inglese Cecil Roth, di cui tradurrà un volume nel 1925), condividendo con loro le vacanze estive alla Consuma, a Fiesole ed in Croazia (1923). Nel frattempo si interessa di opere di beneficenza nel contesto della Comunità ebraica fiorentina e, assieme alle amiche Giulia Cassuto e Laura Cantoni Orvieto, promuovendo l’operato della Pro infanzia israelitica, istituzione che doveva provvedere ai bisogni dei bambini poveri di Firenze, non già assistiti dall’Orfanotrofio sraelitico ‘Attiai’. Negli anni a seguire continuerà a seguirne le attività divenendone la presidente. Nel 1921 Ada acquista un villino in via Masaccio vicino, dove la famiglia prende alloggio fra il 1922 ed 1923; poco dopo il trasferimento Leone Neppi Modona muore improvvisamente, colpito da infarto (ottobre 1923). Nel 1929 il figlio Aldo si sposa con Rachel Fintz; Ada continua a vivere con gli sposi, assicurando alla famiglia, attraverso la sua rendita personale, aiuti domestici, bambinaie e villeggiature al mare ai nipotini Lionella (1931) e Leo (1932). Fra il 1933 e 1934 Ada segue nei mesi scolastici il figlio Aldo nella nuova assegnazione a La Spezia, rinsaldando i legami con i parenti ivi residenti ed occupandosi dell’educazione dei due bambini. Negli anni seguenti la famiglia si trasferisce a Roma a causa dell’incarico di Aldo: qui Ada riprende i contatti con le cugine paterne e ricevendo visite dai parenti di Napoli. Dall’autunno 1937 contribuisce all’istruzione elementare dei nipotini, compito che prosegue anche dopo il rientro a Firenze (1939), in località Due Strade e non via Masaccio, ritenuto troppo pericolosa a causa della vicinanza alla ferrovia; successivamente (1941) Ada e la famiglia si trasferiscono nel palazzetto Ambron in via dei Banchi, su consiglio dello zio Eugenio. Nell’agosto 1942, dopo una cena con amici di famiglia, Ada contrae una potente forma d’infezione virale, non ben identificata, che la costringe a letto; il tutto peggiora sul finire dell’estate quando un ictus le fa perdere l’uso degli arti e della parola, rendendo necessario del personale di assistenza giorno e notte. Nell’estate del 1943 viene trasferita a Bellosguardo sino a novembre, quando viene ricoverata dalla famiglia presso la Casa di cura “Villa dei Pini� istituita presso Villa Favard a Rovezzano. La struttura viene requisita il 12 gennaio 1944 dai militari tedeschi, così che il figlio Aldo le trova d’urgenza un posto all’Ospizio israelitico; qui Ada rimane poco ore prima di spegnersi il 14 gennaio. In seguito viene sepolta nel cimitero ebraico di Caciolle. |
fonti |
Lionella Neppi Modona Viterbo, “Di amare e di essere amata non osavo sperarlo. Antologia delle lettere tra i fidanzati Giulia Ambron-Costante Carpi e Ada Carpi-Leone Neppi Modona�, Firenze, Aska edizioni, 2015 Fondazione MEIS Ferrara, Archivio Lionella Neppi Modona, Strumenti di corredo, Famiglia Carpi e Famiglia Neppi Modona Fondazione MEIS Ferrara, Archivio Lionella Neppi Modona, Carte Leone Neppi Modona e Carte Aldo Neppi Modona Lionella Neppi Modona Viterbo, “Rifugi precari. Ricordi degli anni 1943-1944�, Montevarchi, Aska, 2021, in particolare pp. 12-13, 16; 27-28; 38-39 Marta Baiardi (curatela), “Memorie di guerra e di persecuzione. Tre generazioni a confronto (Firenze 1943-1944)�, Firenze, Consiglio regionale della Toscana, 2012, p. 221 |