Ambron, Leone

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Informazioni biografiche

data di nascita: 12/08/1886

luogo di nascita: Firenze

data di morte: 04/04/1979

luogo di morte: Firenze

figlio/figlia di: Ambron, Eugenio Ezechia

fratello/sorella di: Ambron, Luisa

biografiaLeone Ambron nasce a Firenze il 12 agosto 1886, primogenito di Eugenio e Matilde Moretti. Nonostante la madre cattolica, viene iscritto alla Comunità ebraica locale ed educato ebraicamente, nei primi anni di vita, dalla nonna paterna Elvira Lampronti. Frequenta la scuola elementare comunale in via Santa Maria, complice la vicinanza alla residenza di famiglia a Bellosguardo, proseguendo poi gli studi al Liceo-ginnasio ‘Galileo’ in via Martelli. Nel frattempo, nel 1889, celebra la maggiorità religiosa. Terminati gli studi superiori Leone s’iscrive all’università di Pisa, dove freuquenta i primi due anni della facoltà di Ingegneria, proseguendo poi gli studi al Politecnico di Torino, dove consegue la laurea in Ingegneria industriale nel giugno 1910. Allo scoppio della prima guerra mondiale viene arruolato ed inviato alla Scuola militare di Caserta e quindi, nel 1915, al proiettilificio di Genova; passa poi nell’analogo stabilimento con sede a Terni ed infino in quello di Modena, dove lo raggiunge anche la madre, che si stabilisce in una pensione. Verso il termine del conflitto Leone contrae l’influenza spagnola, periodo durante il quale viene assistito dalla sorella Luisa. Guarito nel 1919, inizia l’attività attuariale a Roma, dove viene assunto dall’INA (Istituto nazionale delle assicurazioni), costringendolo alle dimissioni da segretario dell’Ospizio marino israelitico di Firenze. Nella capitale alloggia fra il 1920 ed il 1926 presso la famiglia Di Cave, per poi trasferirsi alla pensione ‘White’. A Roma Leone s’incontra spesso con il padre Eugenio, che raggiunge quasi ogni settimana Roma per motivi di lavoro. Nel 1929 Leone, già vice-direttore dell’INA, diviene anche il direttore generale della Società assicuratrice “La Previdentia�. È in questi anni che inizia la sua collezione di quadri, in particolare di tele macchiaiole, che lo faranno in seguito divenire un nome molto noto nell’ambito del collezionismo d’arte moderna, anche per via delle ingenti donazioni, effettuate dalla a partire dal 1947, a Palazzo Pitti ed anche alla Galleria nazionale d’arte a Roma. Nel 1941 Leone si decide a lasciare Roma, complice anche la mutata situazione sociale, per tornare a vivere con il padre in via dei Banchi n. 5 a Firenze: qui vi porta temporaneamente anche tutti i suoi quadri, prima di sistemarli presso la Galleria Carnielo di piazza Savonarola, dove passeranno indenni gli anni della guerra. Alla morte del padre (1942), egli continua a vivere nella casa di famiglia con la fedele domestica Corinna Bigazzi ed il di lei figlio Leonardo, sino al loro trasferimento nell’estate del 1943 a Bellosguardo. Dopo l’armistizio, Leone si rifugia a Roma, grazie anche a i parenti Stefanini ed alla famiglia della sorella Luisa, rimanendovi anche dopo il 1945 quando viene eletto direttore generale dell’INA. Nel 1946 viene inoltre chiamato da Alcide De Gasperi a prendere parte al Comitato nazionale prestito ricostruzione. Giunto all’età della pensione Leone torna nella sua casa di Firenze assieme alla fedele domestica. Trascorre i primi anni della quiescenza sua vita immerso nella passione per l’arte, tanto che nel 1962 viene eletto membro onorario dall’Accademia delle arti del disegno di Firenze, salvo poi rimanere in casa a seguito della frattura del femore. Leone muore per malattia a Firenze, nella sua casa ed attorniato dai familiari a lui più stretti, il 5 aprile 1979.
professioneDirigente d'azienda
fonti

https://www.aadfi.it/accademico/ambron-leone/ (accesso 2023 agosto 17)

Galleria d'arte moderna di Palazzo Pitti, “La collezione Ambron alla Galleria d'arte moderna di Firenze�, Dora Liscia Bemporad e Giovanna Lambroni (curatela), Firenze, Edifir, 2013

AA.VV., “Studi in onore di Leone Ambron�, Laura Casprini e Dora Liscia Bemporad (curatela), Firenze, Polistampa, 2004

Archivio CDEC, Fondo fotografico Ambron Errera Luisa (n. 509)

Valentina Supino, “Leone Ambron e la Fondazione Ambron-Castiglioni� in «Bulletin de l'Association des Historiens de l'Art Italien», Paris, AHAI, 2009, pp. 105-107

Lionella Neppi Modona Viterbo, Caterina Del Vivo, “Uno sguardo al mondo ebraico dell'Ottocento: come educare i figli negli anni dell'emancipazione�, Firenze, Pontecorboli, 2020

Fondazione MEIS Ferrara, Archivio Lionella Neppi Modona, Fondo Famiglia Ambron, Carte Leone Ambron

Lionella Neppi Modona Viterbo, “La casa Ambron a Roma nel 1780� in «La rassegna mensile di Israel», v. 85 (n. 1), [Roma], Unione delle comunità ebraiche italiane, gennaio-aprile 2019, p. 158

Fondazione MEIS Ferrara, Archivio Lionella Neppi Modona, Strumenti di corredo, Famiglia Ambron, “Leone Ambron di Eugenio

Simonella Condemi e Lia Montel Tagliacozzo (curatela), “Leone Ambron: collezionista e mecenate�, Firenze, Polistampa, 2002

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