Genere | audiointervista |
Cronologia | 1989 mar. 01 |
Persone | |
Credits | |
Luoghi | Livorno |
Abstract | L'intervista è stata registrata a Livorno da Vanna Vogelmann. Michele Behor Baruch nacque a Smirne il 14 gennaio 1920 da genitori emigrati in Turchia dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Era il primogenito di due fratelli e due sorelle. Nel 1933 la sua famiglia fu costretta a rimpatriare in Italia, a Livorno, dove il padre trovò lavoro come spazzino per il Comune. Michele lavorò come operaio presso lo stabilimento produttivo di Livorno della Società Italiana del Litopone. Dopo le leggi razziali del 1938 fu costretto, insieme al padre, a lasciare il lavoro. La famiglia visse da allora grazie all'elemosina della comunità ebraica. Il 14 febbraio 1943 venne arrestato, insieme ai familiari, a Cutigliano in provincia di Pistoia ed incarcerato a Firenze alle Murate ed in seguito internato nel campo di Fossoli. Dopo circa un mese di permanenza la famiglia venne deportata verso Auschwitz su un vagone merci. Il viaggio durò 4 giorni circa. Arrivato a destinazione Michele fu separato dai familiari che non rivide mai più. Venne spogliato, rasato, depilato e gli venne consegnata una tuta e degli zoccoli di legno. Venne impiegato nella costruzione dello stabilimento della Buna Werke e come manovale nello scavo di trincee intorno al campo. Dopo 4 mesi venne trasferito nel campo di Mauthausen dove rimase per 6 mesi, subendo violenze e torture dai soldati delle SS. In seguito venne spostato a Belsen-Berger dove lavorò nella bonifica di alcuni sotterranei adibiti a futuri magazzini di armi. Da qui, sempre per motivi lavorativi, raggiunse Dachau ed infine il piccolo campo di Halberstadt dove venne impiegato nella coltivazione dei terreni circostanti. Qui il lavoro si fece più leggero ed i contadini aiutarono i prigionieri fornendo loro una maggior quantità di cibo. Venne liberato il 20 aprile 1945 dalle truppe russe e ricoverato in ospedale per un ciclo di cure durato 4 mesi. Dopo essere passato sotto la custodia, rispettivamente, delle truppe francesi, di quelle inglesi e di quelle americane, arrivò a Livorno verso la fine dell'agosto 1945. |