Sara Di Gioacchino - Intervista a Sara Di Gioacchino

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Genereaudiointervista
Cronologia1988 giu. 02
Persone

Di Gioacchino, Sara

Della Pergola, Emma

Di Gioacchino, Dario

Di Gioacchino, Anna

Cassuto, Nathan

Di Gioacchino, Piero

De Benedetti, Liliana

Di Gioacchino, Elio

Corcos, Renzo

Credits

(intervistatore) Picciotto, Liliana

Abstract

Sara Di Gioacchino in Corcos nacque a Firenze il 29 giugno 1918, figlia di Dario ed Emma Della Pergola. La madre era di Firenze, il padre di Senigallia (Ancona). Erano cinque figli: Anna, che sposò il rabbino Nathan Cassuto, Sara, Piero sposato con Liliana De Benedetti, Elio ed una femmina che morì da piccola. Dario Di Gioacchino era commerciante. Nel 1938 Sara sposò Renzo Corcos di Livorno; decisero di lasciare l'Italia. Per avere un passaporto unico fecero il matrimonio civile. Renzo Corcos riuscì ad avere un visto transitorio per la Francia. Andò a Parigi ed ottenne un visto illimitato per il Marocco, dove aveva dei parenti. Allora scrisse a Firenze e Sara affrettò i preparativi per il matrimonio religioso, che ebbe luogo il 5 marzo 1939. Emigrarono a Casablanca (Marocco). Piero Di Gioacchino e la moglie restarono in Italia; si nascosero inizialmente in campagna con i genitori di lui e collaborarono con i partigiani. Elio Di Gioacchino che si trovava in Francia rimase bloccato lì ed entrò in clandestinità con un gruppo partigiano (1) poi raggiunse la sorella e il cognato a Casablanca. Renzo Corcos si arruolò con gli inglesi e lavorò per loro prima a Rabat, poi ad Algeri. Elio Di Gioacchino entrò nell'intelligence inglese e fece numerose azioni in Italia fino al 1945. Anna e Nathan Cassuto furono deportati; Anna sopravvisse mentre il marito morì nella Shoà. I tre figli della coppia si salvarono nascosti in Italia da  e dopo la guerra andarono in Palestina con la madre, che morì in un attentato arabo nel 1948. Numerosi parenti Della Pergola perirono nella Shoà. (2)

Note(1) L'intervistata chiama questo gruppo Garibaldini delle Argonne che in realtà è un gruppo di combattenti nella Prima Guerra Mondiale. (2) Verso il minuto 36' l'intervistata racconta un episodio negativo sulla vita partigiana di Sandro Pertini.

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