Genere | audiointervista |
Cronologia | 1987 mar. 19 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Picciotto, Liliana |
Abstract | Teo Ducci nacque a Budapest il 12 agosto 1913, figlio di Rodolfo e Luigia Hoffmann, aveva una sorella. Nel1916 i Ducci si trasferirono ad Abbazia e dopo il Trattato di Rapallo del 1920 optarono per la cittadinanza italiana. Nel 1927 si spostarono a Padova. Nel 1938 con le leggi razziali Rodolfo Ducci non poté più lavorare come esportatore ma alcune ditte con cui era in contatto gli offrirono di lavorare come rappresentante italiano. Nel 1939 Teo Ducci si laureò in scienze diplomatiche e consolari. Divenne rappresentante di una fabbrica di cellophane. L'8 settembre 1943 i Ducci si trovavano in sfollamento a Bassano del Grappa (Vicenza); si spostarono a Venezia dove videro le SS e decisero di andare incontro agli alleati. Restarono bloccati a Firenze: da settembre a dicembre 1943 stettero alla pensione Crocini, poi tramite l'amico marchese Antinori della Croce Rossa Italiana si trasferirono nella casa fiorentina del conte Piccolomini di Siena dove restarono fino ai primi di febbraio del 1944. I Ducci furono arrestati nella notte del 10 febbraio1944 da italiani; alle 4 del mattino venne un SS e li portò in camionetta al carcere delle Murate. Verso la fine di marzo furono trasferiti in treno al campo di Fossoli. La mattina del 5 aprile 1944 partirono per Auschwitz.Teo Ducci lavorò prima in un deposito di carbone, poi riuscì a entrare come imballatore al gruppo di disinfestazione dove le condizioni di vita erano sopportabili. Il 18 gennaio 1945 fu tra i prigionieri evacuati e fatti marciare, poi stipati in treno fino a Mauthausen, dove lavorò come infermiere volontario. Fu liberato il 5 maggio 1945 dagli americani. Teo Ducci fu l'unico sopravvissuto della sua famiglia. |