Genere | audiointervista |
Cronologia | 1984 nov. 09 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Picciotto, Liliana (intervistatore) Mortara, Paola |
Luoghi | Varsavia Tashkent Israele Milano |
Abstract | L'intervista è stata realizzata presso il CDEC, da Liliana Picciotto e Paola Mortara, nell'ambito del progetto "Storia parlata". Aron Gellerent nasce il 28 febbraio 1912 a Xeminitz [?], cittadina russa fino al 1919 da Zvi Arie e Zelda; aveva un fratello, Elia, e una sorella, Ester. La città di Xeminitz [?] all'epoca era abitata da circa ventimila ebrei, aveva una bellissima sinagoga che andò distrutta durante l'occupazione tedesca. Di famiglia religiosa poco osservante, Aron frequentò il liceo ricordando che sino al 1925 non percepiva sentimenti di antisemitismo. Dopo aver conseguito la maturità nel 1929, decise di iscriversi al Politecnico di Varsavia; si laureò nel 1936, quando iniziò a lavorare in una ditta di ebrei assimilati. Allo scoppiò della guerra, nel 1939, Aron lavorava nella stessa città dove rimase fino all'arruolamento di tutti gli uomini idonei, per ordine del governo polacco. Tornò quindi a casa, ma verso fine settembre, quando entrarono i russi, molti ebrei vennero deportati in Siberia perché agli stessi era vietato occupare posizioni di rilievo. Furono costretti ad abbandonare la loro casa per il ruolo di direttore di banca ricoperto dal padre. Lavorò prima per la costruzione delle strade, poi in uno zuccherificio, a 70 km da casa - che era comunque impossibile raggiungerla a causa delle difficoltà dei mezzi di trasporto. Nel settembre 1941 lo stabilimento presso cui lavorava mise a disposizione dei carri trainati da cavalli per mettersi in viaggio. Così iniziò il suo viaggio attraverso la Russia con il timore di essere catturato dai tedeschi. Proseguì fino all'Asia centrale, a Tashken, dove lavorò per un periodo in alcuni vigneti. Al termine del conflitto bellico rimase a lavorare come ingegnere a Wrest, poi si rese indipendente fondando una piccola azienda, anche se lo scopo era allontanarsi e andarsene via. Della sua famiglia non ritrovò nessuno. Nel 1945 raggiunse Israele, un anno dopo si sposò e si trasferì a Milano con la moglie. |
Note | (1) Nel 1939 diventò una regione polacca. (2) Vi era una fascia sociale di intellettuali costituita da ingegneri, industriali e ricchi commercianti che tendevano all'assimilazione: si ritenevano polacchi di religione ebraica. |