Genere | videointervista |
Cronologia | 1996 feb. 26 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Picciotto, Liliana (committente) Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC |
Luoghi | Milano Istanbul Calcinate (Brescia) Bergen Belsen Danimarca Svezia |
Abstract | L'intervista è stata realizzata a MIlano il 27 febbraio 1996 da Liliana Picciotto, nell'ambito del progetto 'Interviste alla storia' (v. scheda relativa). Samuele Dana nasce a Milano il 5 dicembre 1932. I genitori Salomone Dana e Malcunna Boton, originari di Istanbul, si trasferiscono in Italia a Milano nel 1928, mantenendo la cittadinanza turca. Samuele frequenta fino alla terza elementare la scuola ebraica di via Eupili. Nel 1943 la famiglia lascia la città a causa dei bombardamenti e si rifugia a Calcinate in provincia di Brescia. La zona diventa presto territorio di occupazione tedesca. Per evitare la cattura tornano a Milano. Si rivolgono al consolato turco in cerca di aiuto. Il console li rassicura sulla loro sorte. La notte dell'8 maggio 1944 sono arrestati da alcuni militari italiani per un interrogatorio. Il padre fa in tempo a consegnare alla vicina di casa i loro passaporti pregandola di portarli al più presto al Consolato turco. Dopo un mese di carcere a San Vittore, il 19 maggio 1944 sono deportati nel campo di Bergen Belsen. Dopo dieci mesi di prigionia, prima della fine della guerra, la Croce Rossa li prenderà in carico per riportarli in Turchia. |
Indice dei contenuti |
1 La famiglia: Istanbul-Milano 2 La scuola di Via Eupili a Milano 3 Sfollamento a Calcinate (Brescia) 4 Ritorno a Milano e richiesta al Consolato turco 5 Arresto: San Vittore 7 Ricordi di prigionia a San Vittore 8 Deportazione a Bergen Belsen 9 Condizioni di vita nel campo 10 11 marzo 1945: liberazione e viaggio di ritorno a Istanbul 11 Il destino degli altri parenti 12 Condizione del sopravvissuto |