Genere | videointervista |
Cronologia | 1996 giu. 21 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Pezzetti Marcello (committente) Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC |
Luoghi | Rodi Haidari Atene Auschwitz Rudultowy Mauthausen Dachau Bolzano Milano Varazze Congo Roma |
Abstract | L'intervista a Rahamim (Raimondo) Cohen è stata realizzata a Roma il 21 giugno 1996 da Marcello Pezzetti,nell'ambito del progetto "Interviste alla storia" (vd. scheda relativa). Rahamim Cohen nasce a Rodi il 7 settembre 1916 da Giuseppe Cohen commerciante, che morirà prima delle deportazioni e Rachele Alhadeff. Ha un fratello che vive in Africa e tre sorelle: Regina , Diana e Fortunata. Rahamim frequenta a Rodi la scuola ebraica, poi due anni di Collegio rabbinico, infine si iscrive all'Istituto Gonzaga per conseguire il diploma di ragioneria. L'anno prima del diploma viene assunto come impiegato all'INA (Istituto Nazionale delle Assicurazioni). Passati otto anni verrà licenziato a causa delle leggi razziali. Trova lavoro ai magazzini Alhdeff di proprietà dei parenti materni. Il 19 luglio 1944 viene arrestato dalle SS e dopo pochi giorni imbarcato insieme alla madre e alle sorelle sulle navi dirette al Pireo. Dopo alcuni giorni sbarcano ad Atene e li, caricati sui camion, sono trasferiti al campo di Haidari. Il 3 agosto 1944 sono deportati ad Auschwitz. Il 16 agosto, all'arrivo, Rahamim Cohen e la sorella Fortunata sono avviati ai lavori forzati e separati dal resto della famiglia che finisce nelle camere a gas. Durante la quarantena lavora al trasporto di mattoni e sabbia per le costruzioni. In seguito sarà trasferito alle miniere di carbone di Rydułtowy. Con l'avanzare del fronte russo verrà condotto insieme agli altri prigionieri al campo di Mauthausen e da qui in marcia a Dachau. Il 26 aprile 1945 le SS ordinano l'evacuazione del campo. Dopo tre giorni di cammino si stabiliscono in un bosco recintato e lì Rahamim Cohen sarà liberato il 4 maggio del 1945. Alla fine del mese di maggio rientra in Italia, a Bolzano; si trasferisce a Milano e in seguito parte per il Congo per raggiungere il fratello. Lo stato di salute peggiora ulteriormente e decide di tornare in Italia. A Roma verrà preso in carico dall'American Jewish joint distribution committee che gli presterà le cure necessarie per la sua guarigione.
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Indice dei contenuti |
1 La famiglia 2 Rodi negli anni '20 e '30 3 Istruzione 4 Il governatore Mario Lago 5 Politica antiebraica del quadrumviro Cesare Maria De Vecchi 6 L'applicazione delle leggi razziali fasciste a Rodi 7 Presenza di militari tedeschi all'inizio del 1943 8 L'arresto e il viaggio verso il Pireo 9 La deportazione 10 Arrivo ad Auschwitz e separazione dalla famiglia 11 Vita nel campo: i lavori forzati, la fame, le punizioni 12 Visita della Croce Rossa 13 Trasporto a Mauthausen 14 Marcia da Mauthausen a Dachau 15 Arrivo dell'esercito americano e liberazione 16 Le prime cure 17 Ritorno in Italia 18 La lunga guarigione |