| tipologia | |
| Relazioni parentali |
|
| professione |
Economista |
| biografia |
Franco Momigliano nasce a Torino il 15 novembre 1916 da genitori ebrei - Adolfo, vicino al movimento socialista, e Bianca Treves, insegnante elementare. Laureatosi in legge all'Università di Torino nel 1938, collabora con il Laboratorio di economia politica Cognetti De Martiis (1939-41) e con il Centro studi della Banca Commerciale Italiana (1942-43). Tra il 1942 e il 1943 conosce Luciana Nissim, una giovane biellese giunta a Torino per seguire i corsi della facoltà di medicina che sposa nel 1946 e da cui ha un figlio, Alberto. Si avvicina progressivamente all'area politico-culturale legata al movimento antifascista di Giustizia e libertà (GL). In questo ambito, dopo l'8 settembre 1943, Momigliano partecipa attivamente al movimento di resistenza contro l'occupazione nazista dell'Italia settentrionale, aggregandosi alla banda azionista della Val Pellice. Trasferito in seguito a Milano, viene arrestato su delazione e portato nel carcere di San Vittore dal quale nel giugno del 1944 riesce ad evadere grazie all'aiuto e al piano messo in atto da Vittorio Foa. Dopo la guerra, a partire dal 1947 lavora presso la società Olivetti di Ivrea, diventando nel 1967 responsabile della direzione studi economici e programmazione del gruppo (fino al 1980). Negli stessi anni è consulente del Ministero del Bilancio per la redazione dei piani economici nazionali. Dal 1971, docente di economia e politica industriale all'Università di Torino, si è occupato in particolar modo di economia dell'innovazione. Muore a Milano il 29 settembre 1988. |
| fonti |
|