Famiglia Corinaldi - Bolaffi

Le carte della famiglia Corinaldi - Bolaffi sono state donate dai familiari alla Fondazione CDEC Centro di documentazione ebraica contemporanea nel 2024 e comprendono due diversi nuclei di documentazione: da un lato la documentazione personale (lettere, scritti, certificati e diplomi) relativa ai diversi componenti della famiglia e dall'altro la documentazione contabile e amministrativa dell'azienda di famiglia la Società anonima Corinaldi & Rizzi, poi denominata Bottoni e Minuterie Società Anonima (BOMISA).
La documentazione familiare conserva testimonianza degli studi condotti e delle onorificenze ricevute dai diversi componenti e nuclei di corrispondenza frammentari, ma legati a momenti significativi della storia familiare. Di particolare interesse le tracce documentarie delle vicissitudini subite durante la persecuzione antiebraica da Giorgio Corinaldi a partire dalla scelta, precoce nel 1938, di lasciare l'Italia per completare gli studi in Svizzera e della permanenza della cugina Laura Corinaldi sempre in Svizzera nel campo di raccolta di Balerna durante il conflitto.
La documentazione dell'azienda BOMISA è, al contrario, composta da scritture sociali e corrispondenza che consentono di studiare la storia dell'impresa, in particolare, durante le persecuzioni antiebraiche quando, per evitarne il sequestro, le quote di proprietà dell'azienda vennero lasciate a una persona fidata e di come, alla fine della guerra, la famiglia abbia potuto riprenderne il pieno controllo.
Del fondo archivistico fanno parte anche alcune fotografie. 

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