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| data | 1995 lug. 25 |
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L'intervista a Adolfo Gruener è stata realizzata a Muggia (TS) il 25 lugio 1995 da Marcello Pezzetti, nell'ambito del progetto 'Interviste alla storia' (v. scheda relativa). Adolfo Gruener nasce a Trieste il 6 agosto 1920, da Anna Wieser e da Giuseppe Gruener, di origine polacca, giunto a Trieste alla fine della prima guerra mondiale. Adolfo a Trieste, sebbene fosse figlio di un ebreo osservante, frequenta senza problemi amici cattolici con i quali va d'accordo. Poco gratificato dal lavoro insieme al padre commerciante, parte come mozzo di coperta per il Sudamerica e dopo qualche viaggio scopre la passione per la professione di pasticcere. Viene a conoscenza della promulgazione delle leggi razziali mentre si trova a New York. Ritornato in Italia viene privato della matricola di navigazione, rimane coinvolto come 'palo' in una banda di rapinatori e viene richiuso nella casa penale di Parma, alle Murate di Firenze e di nuovo a Parma. A seguito di un bombardamento sulla città, la casa penale viene evacuata e la documentazione relativa a Adolfo e al suo essere ebreo finisce nelle mani di carabinieri e fascisti della X-Mas che lo consegnano a Suzzara alle SS. Da qui è deportato al lager 31 di Maltoia, alle porte di Brix, poi mandato a lavorare in qualità di interpete alla Siemens Fabrik. Condannato come spia all'impiccagione viene liberato con l'avvicinarsi dei russi ed entra nella resistenza cecoslovacca. Infine ritorna a Trieste dove praticamente s'inventa la nuova professione di sarto. |
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