Silvia Belleli

Intervista a Silvia Belleli
si trova in
data 1995 lug. 26
abstract

L'intervista è stata realizzata a Trieste il 26 luglio 1995 da Marcello Pezzetti nell'ambito del progetto "Interviste alla storia" (v. scheda). Silvia Belleli nasce a Corfù il 24 novembre 1924 da Nassò Belleli e Diamantina Belleli. Sono cinque sorelle e un fratello: Rubina, Ester, Silvia, Eleonora, Sara e Salomone.Il padre è rigattiere. Silvia Belleli frequenta le scuole greche fino alla terza elementare. In casa parlano dialetto veneziano (giudeo-corfiota). Nel maggio del 1944 tutta la popolazione ebraica dell'isola deve presentarsi all'autorità tedesca. Lei e il resto della famiglia sono arrestati. Rimarranno in caserma per una settimana. Imbarcati sulle chiatte arrivano, dopo due giorni di navigazione, a Patrasso. Da lì sono trasferiti al campo d'internamento di Haidari. Alcuni giorni più tardi, caricati sui vagoni bestiame, iniziano il lungo e drammatico viaggio verso Auschwitz. All'arrivo la madre, il padre e la picccola di famiglia sono selezionati per le camere a gas. Silvia, le altre tre sorelle e il fratello vengono assegnati ai lavori forzati. Viene trasferita a piedi al campo di Bergen Belsen. Dopo due mesi l'ultimo trasporto a Salzwedel per lavorare in una fabbrica di armi. Il campo viene liberato dagli americani nell'aprile del 1945.

crediti
indice dei contenuti
  • 1 - La famiglia e le sue tradizioni
  • 2 - Ricordi di Corfù
  • 3 - Episodi di antisemitismo a Corfù
  • 4 - Occupazione tedesca dell'isola
  • 5 - Arresto degli ebrei di Corfù e atteggiamento dei Greci
  • 6 - Da Corfù ad Auschwitz
  • 7 - Arrivo ad Auschwitz e prima selezione
  • 8 - Vita nel campo: i lavori forzati, l'alimentazione, la violenza
  • 9 - Salvataggio della sorella dall'infermeria
  • 10 - Marcia da Auschwitz a Bergen Belsen
  • 11 - Trasferimento a Salzwedel
  • 12 - Liberazione e ritorno in Italia