Il fondo conserva prevalentemente le carte sulla fuga in Svizzera di Salvatore Luria e dei suoi fratelli nel periodo 1943-1945 con documenti d'identità provenienti dal suo archivio privato. Si segnala la presenza di un un corposo carteggio con Israel Kalk sulla stesura del testo sui campi di concentramento italiani per ebrei stranieri con particolare attenzione ai profughi yugoslavi (cfr. b. 1, fasc. 1).

Le carte sono state versate da Salvatore Luria nel 1967 e successivamente dal figlio Edoardo in due distinti momenti, nel maggio 2004 e nel gennaio 2007. 

Salvatore Luria nasce ad Asti nel 1903. Laureatosi in ingegneria si trasferisce a Trieste dove incontra e sposa Herta Sutter, da cui ebbe un figlio, Edoardo. In seguito alle leggi razziali del 1938 perde il lavoro di dirigente presso la filiale di Venezia della Olivetti. Negli anni dal 1941 al 1943 si occupa, per conto della DELASEM, dell'assistenza agli ebrei sfuggiti da Austria, Cecoslovacchia e Jugoslavia internati nel canavese. Gli eventi legati all'8 settembre 1943 spingono Salvatore Luria all'espatrio in Svizzera che si realizza il 17 aprile 1944 con l'aiuto di un funzionario della Olivetti. Rimasto in contatto con l'ingegnere Raffaele Jona, ottiene un lasciapassare dal CLNAI datato 29 aprile 1945, ricongiungendosi con i suoi familiari rimasti ad Ivrea.

Per l'esiguità della documentazione è stato adottatto un ordinamento cronologico delle carte conservate nei fascicoli, dei quali è stato mantenuto il titolo originale.

Kalk, Israel

Luria, Salvatore