Informazioni biografiche |
data di nascita: 04/02/1887 luogo di nascita: Venezia data di morte: 20/08/1920 luogo di morte: Damasco figlio/figlia di: Michelangelo Levi - Enrichetta Bianchini |
biografia | Angelo Levi Bianchini è stato un ufficiale della Regia Marina Militare, capitano di Fregata sul cacciatorpediniere "Fuciliere" e direttore della "Rivista Marittima". Nel 1918 fu scelto come delegato italiano della Commissione sionista palestinese voluta dal governo britannico e organizzata da Chaim Weizmann. In Palestina Levi Bianchini fu inviato come privato cittadino, ma dovette inviare regolari relazioni al Ministero degli Esteri sugli avvenimenti di quei mesi. Per la sua capacità di conciliazione dell'elemento russo e ashkenazita con quello sefardita e arabo locale, ottenne grandi apprezzamenti da parte dell'Esecutivo sionista tanto che nel 1919 il suo nome viene incluso fra quelli proposti per il Comitato Esecutivo sionista. Levi Bianchini decide tuttavia di non accettare l'incarico: il Ministero degli Esteri non accettava che Levi Bianchini svolgesse un ruolo di dirigenza. Viene in seguito incaricato dalla Marina militare, su richiesta del Ministro degli Esteri Sonnino, di svolgere una nuova missione nel Levante, dall'Egitto a Costantinopoli fino al Mar Nero, al fine di creare correnti di simpatie presso le popolazioni ebraiche sefardite locali. Nel 1920, poco dopo la Conferenza di San Remo, il ministro Carlo Sforza sollecitò ed ottenne che Levi Bianchini partisse per una nuova missione fra Gerusalemme, Damasco, Costantinopoli e il Cairo. Nel corso di questa missione, il 20 agosto 1920, durante un trasferimento a Damasco, Levi Bianchini morì, vittima di un'imboscata araba antifrancese. Ottiene una medaglia d'argento e il suo nome è iscritto nella Lapide commemorativa di Venezia. |
fonti |
P. Orsucci Granata, "Moisè va alla guerra", Livorno 2017, pp. 530-531 P. Briganti, "Il contributo militare degli ebrei italiani alla Grande Guerra 1915-1918", Silvio Zamorani, Torino 2009, pp. 52, 192, 237 |