Genere | audiointervista |
Cronologia | 1984 nov. 14 |
Persone |
Lopez Nunes, Bianca |
Credits |
(intervistatore) Colombo, Gigliola |
Abstract | Ester Papo Moise nacque ad Instanbul nel 1923, dove i suoi, nati ad Adrianopoli (Edirne) si erano rifugiati, dopo aver raccolto tutti i loro averi in seguito ad un gravissimo incendio doloso. Nel 1924 i genitori si trasferirono in Italia in cerca di lavoro e dopo aver lavorato come impiegati in banca si trasferirono nella ex Jugoslavia grazie ad un amico che offrì al padre, Giuseppe Papo, una migliore opportunità di lavoro. A Belgrado Ester frequentò la scuola pubblica presso la quale l'insegnamento della religione era obbligatorio, studiava in slavo - ricorda che ha cancellato inspiegabilmente la lingua dala sua memoria -. Frequentava ambienti esclusivamente ebraici nonostante i rapporti tra ebrei e non ebrei fossero eccellenti, infatti l'antisemitismo non si era ancora diffuso. Si sentiva sionista, già in Iugoslavia, ma non osò mai lasciare i suoi genitori da soli. Nel 1938, però, subentrò un governo xenofobo: il sindaco si recò dal padre per offrirgli la cittadinanza jugoslava perché non lasciasse il paese ma non accettò. Come antifascista, italiano, ebreo decise di lasciare tutto e si trasferì con la famiglia in Francia (la madre morì nel 1939 a seguito di una malattia). Verso la fine del 1941, si trasferirono a Milano presso alcuni parenti, nonostante il padre, dopo la perdita della madre desiderasse essere catturato dai tedeschi. Conseguì il diploma, fu precettata con Bianca Voghera (1). Ottennero passaporti spagnoli con i quali si trasferirono prima a Roma in attesa degli alleati; varie vicissitudini li portarono prima in Spagna e poi in Svizzera. Al termine del conflitto bellico fecero ritorno in Italia; ricorda che il suo inserimento fu facilitato dalla curiosità e cordialità del popolo italiano.
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Note | (1) Cfr. Bianca Lopez. |