| Genere | videointervista |
| Cronologia | 1996 mar. 03 |
| Persone | |
| Credits |
(intervistatore) Pezzetti Marcello (committente) Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC |
| Luoghi | Samsun Genova Istanbul Fossoli Auschwitz Birkenau Ravensbrück Bergen Belsen Duesseldorf Praga Odessa Budapest |
| Abstract | L'intervista a Dora Venezia è stata realizzata a Genova presso la Scuola ebraica il 3 marzo 1996 da Marcello Pezzetti nell'ambito del progetto "Interviste alla storia" (v. scheda relativa). Dora Venezia nasce a Samsun in Turchia il 17 luglio 1925. Il padre Elia Venezia sposato con Amalia Morais, ha un'attivita di esportazione in società con un amico. Quando il socio perderà tutto al gioco, sarà costretto a chiudere l'azienda e nel 1938 si trasferirà insieme alla famiglia a Genova, città di origine della madre. Dora ha due sorelle e un fratello: Flora, Renata e Alberto. A Genova prenderà il diploma di quinta elementare, ma non potrà continuare gli studi perchè espulsa dalle scuole in quanto ebrea. Ognuno in famiglia partecipa al mantenimento arrangiandosi con lavori spesso irregolari, eccetto il fratello assunto all'Olivetti di Ivrea. Quando i bombardamenti si intensificano sulla città, trovano alloggio nel quartiere di San Fruttuoso in un appartamento condiviso con un'altra famiglia, la stessa che poco tempo dopo li denuncerà ai tedeschi. Il 21 giugno 1944 Dora, Renata, Alberto e i genitori sono arrestati e tradotti al carcere di Marassi. La sorella Flora che vive e lavora presso una famiglia cattolica riesce ad evitare la cattura. Dopo qualche giorno di carcere vengono trasferiti a Fossoli e da lì, il 26 giugno 1944, deportati ad Auschwitz. All'arrivo Dora, Renata e Alberto sono selezionati per i lavori forzati. Perde di vista i genitori, ma alcune compagne la informano sulla loro tragica sorte. Un giorno di ritorno alla baracca vede e saluta per l'ultima volta il fratello al di là della recinzione. Dora prosegue l'intervista raccontando della vita del campo, dei lavori forzati, delle continue e ingiustificate punizioni e delle compagne di prigionia. Durante gli ultimi giorni di permanenza ad Auschwitz ritrova la sorella, ricoverata in infermeria ormai in fin di vita. Viene trasferita a Ravensbruck e poi a Bergen Belsen. Durante l'evacuazione, in marcia verso Dusseldorf i soldati tedeschi fuggono, lei e alcuni superstiti sono finalmente liberi. |
| Indice dei contenuti |
1 Vita in Turchia 2 Rimpatrio in Italia a Genova 3 1938 4 Lavoro e sostentamento della famiglia 5 I bombardamenti e il trasloco 6 Arresto: Carcere di Marassi e trasferimento a Fossoli 7 Deportazione 8 Auschwitz 10 La vita nel campo 11 L'incontro con il fratello 12 Le punizioni 12 L'incontro con la sorella 12 Dicembre 1944: evacuazione di Auschwitz 13 Ravensbruck 14 Bergen Belsen 15 Liberazione 16 Ritorno |