| Genere | videointervista |
| Cronologia | 1995 set. 15 |
| Persone | |
| Credits |
(intervistatore) Pezzetti Marcello (committente) Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC |
| Luoghi | Roma Ostia Auschwitz Birkenau Fossoli Carpi (MO) Venezia Rapallo Santa Margherita Ligure Lieberose Nossen Pescantina (VR) |
| Abstract | Intervista realizzata il 15 settembre 1995 a Roma, da Liliana Picciotto Fargion e Marcello Pezzetti, nell'ambito del progetto "Intervista alla storia" (vedi scheda relativa) Romeo Rubino Samoni nasce, quinto di sei fratelli, a Roma il 22 gennaio 1920 da Elia Salmoni e Sarina Sonnino, ebrei romani di molte generazioni. Il padre fa il falegname. Gli altri fratelli sono: Davide del 1909, Marco del 1911, Settimo del 1914, Guglielmo del 1917 e Angelo del 1922. Sono stati deportati in tre, il primo e l'ultimo non sono tornati. Hanno frequentato la scuola ebraica Vittorio Polacco, ma nelle loro amicizie non facevano caso alla religione di appartenenza. Quando vengono promulgate le leggi antiebraiche, lui sta lavorando come sfasciacarrozze e decide di concedersi un po' di svago andando a ballare. Nel mezzo del divertimento viene additato come ebreo e sollecitato ad abbandonare la sala. La testimonianza di Romeo è ricca di episodi curiosi ed eemblematici. Mentre è ricoverato al San Camillo per un problema al piede, viene a sapere che i fratelli Davide e Angelo sono stati arrestati. Poi toccherà a lui: prima Regina Coeli, poi Fossoli. In questo campo Romeo viene informato di quanto sta accadendo nei campi di concentramento, perché riescono a captare Radio Londra. Quindi arriva la deportazione a Birkenau, le solite tremende procedure - ma l'immatricolazione avviene qualche giorno dopo - l'incontro con la fredda crudeltà di Mengele. Romeo, sfruttando l'esperienza fatta con il padre, si propone come falegname e gira sempre accompagnato da un metro di fortuna. Una volta, mentre lavora fuori dai forni crematori come muratore, vede arrivare un convoglio con "120-130 bambini biondi con gli occhi celesti", tutti destinati alla camere a gas. Da Birkenau poi Romeo, per le sue competenze di meccanica, viene trasferito a Lieberose - "Si sapeva che era un campo di concentramento, non un campo di sterminio" - da dove poi riesce in qualche modo a fuggire e arrivare a Roma, un capitolo a cui dedica la parte finale della testimonianza, allorché interviene la moglie a raccontare la loro storia tribolata. Romeo oggi ha undici nipotini e i suoi figli vorrebbe che fossero "onesti, sinceri e religiosi". |
| Indice dei contenuti |
1 Ebrei da generazioni 2 Sei fratelli 3 Sfasciacarrozze 4 L'arresto di Davide e Angelo 5 L'arresto di Romeo 6 Radio Londra 7 Raimondo de Neris 8 Mengele 9 Falegname nel campo 10 Gli zoccoli 11 I bambini 12 L'orchestra 13 Lieberose 14 La fuga 15 Roma 16 Moglie |