Il fondo famigliare fu donato da Irene De Francesco, che volle intitolarlo alla memoria della prozia paterna Margarethe (detta Grete) Weissenstein De Francesco, arrestata a Milano nell'ottobre 1944 e rinchiusa prima nel campo di Bolzano e poi deportata a Ravensbruck dove morì.
Grete De Francesco, di professione scrittrice, è ricordata per il suo libro "Il potere del ciarlatano" pubblicato in Svizzera nel 1937.