Il fascicolo d'archivio conserva i ritratti in formato fototessera di Marcello Morpurgo e Gilda Luzzatto in Morpurgo su documenti d'identità.
Le carte d'identità riportano le false generalità di Marcello Morpurgo (alias Mario Martino) e di sua madre Gilda Luzzatto Morpurgo (alias Maria Bianchi). Durante la persecuzione antiebraica, vennero procurate dal conte Alessandro Wiel, presso la cui famiglia era insegnante Marcello Morpurgo. I moduli in bianco furono compilati con dati falsi e il timbro di un Comune del Sud Italia (precisamente Mola di Bari).