Il fascicolo d'archivio conserva i ritratti delle sorelle Ada e Aurelia Cardinali e della madre, Vittoria Sala in Cardinali, incollati su documenti di riconoscimento.
I nomi riportati su tali documenti potrebbero corrispondere a identità fittizie, adottate da tre donne non ancora identificate durante il periodo della loro clandestinità.