scansione digitale da stampa alla gelatina sali d'argento incollata su un documento
osservazioni
Nella didascalia presente nel libro "Il posto delle capre" si sottolinea che il passaporto che Elia Gesess ottenne nel 1919 dal Consolato di Russia a Venezia "è scritto nella lingua russa usata prima della riforma ortografica del 1918, ora di difficile lettura". Inoltre nel documento è cancellata l'aquila imperiale.