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| Relazioni parentali |
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| biografia |
Ettore Ovazza nasce nel 1892 da una importante famiglia della borghesia ebraica torinese. E' stato uno dei principali banchieri piemontesi del primo Novecento. Allo scoppio della Grande Guerra si arruola volontario e al termine della guerra aderisce subito al fascismo. Partecipa alla fondazione del Fascio Torinese e all'organizzazione della Marcia su Roma. Negli anni '20 prende parte attivamente ai lavori di alcuni Ministeri economici. Antisionista convinto, Ettore Ovazza nel 1934 fonda la rivista "La nostra bandiera" attraverso la quale sostiene il fascismo e caldeggia una sempre più forte adesione ebraica al regime fascista. Con le leggi del 1938 è costretto a dimettersi da ogni incarico pubblico. Nel 1943 è catturato dai tedeschi insieme alla moglie Nella Sacerdote e alla figlia Elena mentre tenta di fuggire dall'Italia. L'intera famiglia Ovazza viene sterminata dalle SS all'interno della scuola comunale di Intra, in provincia di Novara l'11 ottobre 1943. |
| persecuzione |
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| fonti |
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