Matilde Pilosoff si sposa con Eliakim Cordoval nel maggio 1944, solo due mesi prima dell'arresto e deportazione della coppia e dell'intera Comunità ebraica di Rodi.
Come testimoniato da Eliakim Cordoval, sopravvissuto alla Shoah, all'arrivo nel campo di sterminio di Auschwitz, Matilde per aiutare la cognata Violetta Alcanà prende in braccio uno dei suoi due figli. Durante la selezione viene così identificata come una madre con bambino e inviata subito a morte.
persecuzione
Matilde Pilosoff, figlia di Eliezer Pilosoff e Bohora Alhadeff è nata a Rodi (Isole Egee del Dodecaneso) il 9 febbraio 1927. Arrestata a Rodi (Isole Egee del Dodecaneso). Deportata nel campo di sterminio di Auschwitz. Non è sopravvissuta alla Shoah.
Archivio di Stato del Dodecaneso, Fondo amministrazione italiana, anno 1944, fasc. 293, "Elenco degli Ebrei deportati dai tedeschi il 18 luglio 1944" n. 785
Archivio della Comunità ebraica di Rodi, Registro delle autodenunce di appartenenza alla razza ebraica della Comunità Israelitica di Rodi-Egeo all'Ufficio di stato civile di Rodi, [1939], n. 456
Renato Peri, "Mario Finzi o del buon impiego della propria vita", Giorgio Barghigiani editore, Bologna 1995, pp. 401-418
Il libro della memoria : gli ebrei deportati dall'Italia, 1943-1945 / Liliana Picciotto ; ricerca della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea. - Ed. 2002: altri nomi ritrovati. - Milano : Mursia, 2002, pp. 77-80, pp. 66-71.
