Passaggio in Svizzera

storia istituzionale/amministrativa, nota biografica

Nel settembre 1943, quando i mezzi corazzati della Wehrmacht discesero le Alpi verso la pianura padana, la famiglia Lopez (il fratello Roberto era in America dal 1939), era sfollata in una stanza d'albergo ad Arona sul lago Maggiore. I Lopez, come il nucleo familiare degli Jarach, Pontremoli e Misrachi, e alcuni altri scamparono fortunatamente alla cattura, ritrovandosi a Premeno, nella casa ospitale di Evaristo Calvi. Di qui la famiglia Lopez, si separò, senza alcuna certezza di rivedersi: i genitori in direzione Milano, Guido Lopez - a quel tempo diciannovenne - in direzione del confine; a 76 anni quasi compiuti, il padre si era rifiutato di tentare la fuga per i sentieri; la madre gli stette accanto; entrambi imposero la fuga al figlio. Ci volle l'ausilio di Gianfilippo Usellini e degli amici Pelizzola per spingere finalmente i genitori a cercare scampo in Svizzera. L'avventura di Sisa e Sabatino Lopez cominciò sabato 11 novembre a Canobbio, sulla riva del lago di Como. Il modo in cui si svolse la terribile avventura è registrato nelle pagine del diario, pubblicato in buona parte su "Shalom" (cfr. b .5).

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livello serie
data 1938 - 1987
fascicolo cartaceo busta 1 fascicoli 4