Guido Lopez

Il fondo raccoglie la documentazione che testimonia l'attività di Guido Lopez su vari fronti. Nel campo familiare e privato sono significativi i fascicoli relativi alla fuga in Svizzera (cfr. b. 1, fascc. 6-9) di cui si conserva la copia del diario e la trascrizione di una testimonianza rilasciata da Guido Lopez nel 1987 sul passaggio nella vicina Confederazione grazie anche all'aiuto della famiglia Usellini che procurò documenti d'identità falsi ai genitori Sisa Tabet e Sabatino Lopez (cfr. b. 1, fasc. 3).

Dallo studio delle carte qui descritte e conservate emerge soprattutto l'impegno e le tante energie dedicate da Guido Lopez all'ebraismo: partecipe attivo della vita della Comunità ebraica, di cui fu anche consigliere, Guido Lopez aderì a diversi comitati. Tra essi, il Comitato per il 10° anniversario della Liberazione (fu coinvolto da Emilio Canarutto nella redazione delle motivazioni per l'assegnazione delle medaglie d'oro a cittadini non ebrei che si erano prodigati a favore dei perseguitati); il Comitato per il centro storico ebraico di Venezia volto alla salvaguardia del patrimonio artistico e culturale del nucleo ebraico; il Comitato per il risanamento e sostentamento dell'Israel di cui si conserva una corrispondenza con Eloisa Ravenna (cfr. b. 6, fasc. 28). Lopez, fece anche parte - prima nel comitato d'iniziativa, poi nel consiglio direttivo - del Comitato per l'Universalità dell'UNESCO nato in seguito all'approvazione di due risoluzioni intese a privare Israele del beneficio di appartenere a quell'istituzione. Tra i firmatari della mozione di non collaborazione con l'UNESCO e a sostegno del Comitato si annoverano: Wally Toscanini, Federico Fellini, Alberto Bevilacqua, Enzo Biagi, Gillo Dorfles, Alberto Mondadori, Indro Montanelli, Giorgio Strehler, Franco Zeffirelli e altri ancora (cfr. b. 2, fasc. 16). Infine aderì al Comitato di solidarietà per Israele ricevendo lettere e appelli dal mondo giornalistico e letterario di condanna dell'aggressione araba del 1967 (b. 2, fasc. 13).

In seno alla Federazione sionistica italiana (FSI) si adoperò, in qualità di presidente del gruppo sionistico milanese, al rafforzamento del sionismo e dell'ebraismo in Italia.

Si ricordano in ultimo gli innumerevoli contributi su "la Rassegna Mensile di Israel".

Sul fronte letterario, rispetto alla sua produzione, il fondo conserva solo una piccolissima parte di documenti riguardanti comunque l'ebraismo italiano e che si raccolgono in tre fascicoli (cfr. bb. 3 e 4, fascc. 21-23), uno di corrispondenza, uno riguardante una pubblicazione su Enzo Sereni e un fascicolo contenente l'opuscolo "46 immagini per 130 anni" con le relative diapositive che raccontano la vita ebraica.

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