Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia

forma giuridica

privato

tipologia

ente e istituzione di altre confessioni religiose

descrizione

La presenza ebraica a Modena risale al 1205 nonostante i documenti ufficiali risalgano solo al 1933. Tra il 1500 e il 1600 si contano più di tremila persone appartenenti alla comunità e tre sinagoghe. Poco prima della metà del 1600 Francesco I° d'Este istituisce un ghetto nel quale costringe a vivere tutte le famiglie ebraiche modenesi; le stesse costituiscono prima un'associazione giuridica di ebrei, divenuta poi un'azienda israelitica (1852-1859), poi un'Università israelitica (1859 - 1930), quindi una comunità (dal 1930) costituita da tutti gli ebrei residenti sul territorio e dal rabbino che ne gestisce l'attività religiosa. Nel '900 gli ebrei modenesi guidati da Carlo Conegliano, direttore del mensile "L'idea sionista", si impegnano nella divulgazione del sionismo; durante gli anni del fasciscmo e della seconda guerra mondiale la Modena ebraica trova appoggio e sostegno nella popolazione: a Nonantola, presso Villa Emma, è attiva una delle sedi della DELASEM, organizzazione nata allo scopo di assistere moralmente e materialmente i profughi ebrei. Nel 1987 con l'intesa raggiunta tra la Repubblica italiana e l'UCEI, la comunità di Modena, dopo aver assorbito nel dopoguerra la comunità di Reggio Emilia, assume il nome che conserva ancora oggi.

fonti
  • Guida all'Italia ebraica di Ennie Sacerdoti, Genova, Marinetti 1986, pp. 186-187
  • http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=60192, [ultimo accesso 15 gennaio 2018]
  • Lunaro israelitico dell'anno 5777, pg. 115, http://ucei.it/blog/modena/, [ultimo accesso 24 marzo 2017]
Date di esistenza 1930 -
Luogo Modena
Risorse dalla Digital Library

Archivio Storico: 14
risorse

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