| tipologia |
ente e istituzione di altre confessioni religiose |
| descrizione |
La presenza di ebrei è ricordata intorno all'anno Mille, anche se i primi documenti che ne attestano la presenza sono del 1200. Nel 1300 Ancona, seconda città, dopo Roma, più popolata di ebrei, era anche luogo di una delle principali sedi rabbiniche dell'Italia centrale. La sottomissione nel 1532 allo Stato della Chiesa porta all'istituzione del ghetto e a episodi di intolleranza culminati con il pontificato di Paolo IV che costringe gli ebrei a portare un segno distintivo. La comunità rimane numerosa e prospera nel Seicento e nel Settecento, quando l'arrivo delle truppe francesi porta all'apertura delle porte del ghetto e all'elezione di Sanson Costantini, Davide ed Ezechiele Morpurgo quali rappresentanti del Consiglio comunale. La restaurazione riporta il ghetto e solo con l'annessione di Ancona al nuovo Stato italiano le discriminazioni cessano. Nel Novecento, la migrazione di molte famiglie e le deportazioni nazi-fasciste riducono la grandezza della Comunità, che oggi consta di circa quattrocento persone. Oggi, al comunità comprende le sezioni di Senigallia e Urbino. |
| fonti |
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