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La Fraterna generale di culto e beneficenza degli israeliti di Venezia fu creata nel 1806, durante la seconda dominazione francese di Venezia; essa sostituì l'antica 'Università degli ebrei' che dal '500 in avanti aveva riunito i rappresentanti delle diverse 'Nationi' ebraiche del Ghetto di Venezia. Il primo Regolamento della Fraterna risale al 1828, mentre lo Statuto risale al 1887, approvato dal Decreto regio di Umberto I Scopo della Fraterna era "di far fronte alle spese di culto e beneficenza ed ad ogni altro oggetto inerente e necessario all'interesse dei correligionari". Appartenevano alla Fraterna "tutti i capi famiglia e singoli israeliti dimoranti in Venezia in istato di corrispondere una mensile contribuzione". La Fraterna fu presieduta dal 1903 al 1919 da Giuseppe Musatti; dal 1919 al 1929 da Angelo Sullam; dal 1930 al 1932 da Alberto Musatti (come commissario governativo); dal 1932 al 1934 da Max Ravà; dal 1935 al 1937 da Aldo Coen Porto (come commissario governativo); dal 1937 al 1940 da Aldo Finzi (come commissario governativo). Dipendevano dalla Fraterna, il rabbino maggiore, capo spiriturale della comunità, un segretario, un sottosegretario e un fattorino. Dal 1911 la Fraterna rappresentò gli ebrei di Venezia all'interno del Comitato delle università israelitiche riunite (poi, dal 1921, Consorzio delle Comunità Israelitiche, e dal 1930, Unione delle Comuanità israelitiche italiane). Mutò il suo nome in Comunità Israelitica di Venezia nel 1930. |