| forma giuridica |
pubblico |
| tipologia |
organo e/o ufficio statale centrale di periodo postunitario |
| descrizione |
Con r.d. 3 lu. 1887, n. 4707, viene istituita la direzione generale di pubblica sicurezza retta da un direttore generale, solitamente un prefetto, già fondata nel 1861 con l'Unità d'Italia e poi soppressa. Con r.d.l. 9 ott. 1919, n. 1846, i servizi della pubblica sicurezza sono distribuiti in cinque divisioni, tra cui: gabinetto e servizio ispettivo, affari generali e riservati, polizia giudiziaria, polizia amministrativa e sociale, personale di pubblica sicurezza. Con la prima e seconda guerra mondiale restano invariati i compiti di ordine pubblico e sicurezza sociale; solo con il fascismo si è provveduto ad istituire quegli uffici che riflettono l'impronta del regime mussoliniano, quali l'ufficio confino politico e la divisione polizia politica, aboliti con la fine della guerra. Con d.m. 24 apr. 1961 viene approvato l'ordinamento interno dei servizi della pubblica sicurezza, e con successivo d.m. 6 ott. 1965 la direzione generale è stata cosi organizzata in 14 divisioni; dipendono direttamente dalla direzione generale l'ispettorato generale di pubblica sicurezza presso la presidenza della repubblica, quello presso la Città del Vaticano e l'ispettorato generale di pubblica sicurezza presso il ministero dell'interno. La legge 121 del 1981 sancisce la trasformazione della Direzione generale della pubblica sicurezza in Dipartimento. |
| fonti |
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