| forma giuridica |
ente di culto |
| tipologia |
ente e istituzione di altre confessioni religiose |
| descrizione |
Con il R.D. 1731 del 30 ottobre 1930 - Norme sulle Comunità israelitiche e sulla Unione delle Comunità medesime - e il relativo regolamento di attuazione, n. 1561, entrato in vigore il 19 dicembre 1931 il Governo si garantisce la facoltà di emanare norme per la regolamentazione dei culti acattolici. Il provvedimento con la riorganizzazione complessiva della struttura delle comunità, ha determinato l'aggregazione delle piccole comunità a quelle più grandi. Sulla base di questi cambiamenti funzionali e istituzionali la comunità di Asti, unitamente a quella di Acqui, ormai ridotta a poche decine di persone perde di autonomia passando sotto la giurisdizione contabile della comunità di Alessandria che ne eredita anche l'amministrazione delle opere pie ebraiche. In occasione dell'istituzione della Provincia astigiana, la comunità di Asti tenta di riacquisire la sua autonomia nel 1935, ma, nonostante il sostegno del podestà, il Ministero degli Interni respinge l'istanza nel 1936. Nel 1985 la sezione di Asti, essendo dipendente da quella di Alessandria, ne segue le sorti diventando una sezione della comunità di Torino. |
| fonti |
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