| tipologia |
ente e istituzione di altre confessioni religiose |
| descrizione |
Le prime tracce di presenze ebraiche a Parma risalgono all'inizio del XIV secolo. Nei decenni seguenti gli ebrei grazie alla protezione dei Visconti e degli Sforza hanno l'opportunità di esercitare l'arte medica, il commercio e il prestito; ma il pieno godimento dei diritti civili e politici giunge nel 1848 con l'estensione dello Statuto Albertino, dopo il plebiscito e l'annessione di Parma allo Stato Sardo (1859-1860). La comunità è culturalmente molto vivace tanto che nel 1854 inizia a Parma la pubblicazione della "Rivista israelitica", il primo periodico ebraico italiano. Nel 1865 si costituisce la Libera società israelitica di Parma e inizia l'edificazione della sinagoga di vicolo Cervi inaugurata nel 1866 allo scopo di garantire gli esercizi religiosi, la cura delle anime, la conservazione del cimitero e il soccorso ai bisognosi correligionari. Dopo il 1900 si verifica un lento declino a causa dell'emigrazione verso i centri maggiori: negli anni dal 1925 al 1932 le comunità più piccole (Soragna, Fiorenzuola, Fidenza, Busseto, Monticelli d'Ongina) si estinguono e vengono aggregate a quella di Parma anche in virtù della "legge Falco". La politica antisemita del 1938 con le leggi razziali nazifasciste e le sue deportazioni miete vittime con forti ripercussioni anche sulla comunità di Parma. Oggi la stessa comunità, territorialmente competente per le province di Parma e Piacenza, comprendente la sezione di Soragna, fa parte delle ventuno comunità che, riconosciute dallo Stato con l'Intesa del 1987, costituiscono l'UCEI. |
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