Isidoro e Giulia Goldfinger

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livellofondo
data/e 1903 - 1965
consistenzabuste 2
fascicoli 12
ambiti e contenuto

Il fondo raccoglie documenti della famiglia Goldfinger ed in particolare di Isidoro Goldfinger. Oltre alla sua attività lavorativa (cfr. b. 1, fasc. 1), sono conservate carte sulla sua attività politica come l'adesione al Partito Nazionale Fascista (PNF) - a cui rimane iscritto fino all'introduzione delle leggi razziali - e al partito Alleanza Nazionale; ha collaborato inoltre con il Keren Kejmet LeIsrael (KKL) dal quale ha ricevuto un diploma di benemerenza (cfr. b. 1, fasc. 4). Della famiglia Goldfinger si conservano due fascicoli nominativi intestati a Ida e Giulia contenenti documenti di riconoscimento, tessere di adesione ai fasci, dati genealoici sui familiari, referenze sull'attività agricola. Chiude il fondo un'intera busta contenente una raccolta di fotografie (cfr. b. 2, fasc. 12).

modalità di acquisizione

Le carte sono state donate al CDEC nel 1976 dalla comunità ebraica di Torino.

storia istituzionale/amministrativa

Isidoro Goldfinger nasce a Milano il 5 settembre 1874 da Giacomo Goldfinger ed Ester Terracini. Nel 1892 termina gli studi di ragioniere e, qualche anno dopo, nel 1895, riesce a conseguire studiando nelle ore libere il diploma di abilitazione all'insegnamento. Diviene capo ragioniere della Società Editrice Libraria, carica che lascia per dedicarsi alla libera professione come amministratore e dirigente della società per il commercio di beni mobili; ricopre diverse cariche tra cui, presidente della società Lombardo Romana di bonifiche agrarie, amministratore unico della società anonima Fondiaria Insubria. E' stato vice presidente della S.A. Rusconi Fraschini e consigliere della S.A. Cave Marmo fino alle leggi razziali.


Giulia Goldfinger, finiti gli studi secondari, nelle ore serali si dedica allo studio delle lingue, della contabilità e di dattilografia. Assunta presso la ditta Cesare Verona, dove aveva fatto il tirocinio, le viene affidato la gestione dell'intero magazzino, che lascia nel 1900 per una ditta concorrente. Nel 1911, con lo scoppio della guerra libica, si iscrive ai corsi regolari di infermiera conseguendo il diploma ed arruolandosi nel corpo  volontario. Al termine del conflitto mondiale opera nel campo ospitaliero e in quello agricolo.


Nell'ottobre 1943, in seguito alle persecuzioni nazifasciste, Isidoro e Giulia Goldfinger riparano in Svizzera appena in tempo per evitare di essere catturati dalla Gestapo; durante la loro assenza l'appartamento di residenza sito in via Bianca Savoia n. 17 viene requisito. Rientrano a Milano nel dicembre 1945.

criteri di ordinamento

Il fondo, costituito da 12 fascicoli, è stato riordinato nelle serie "Isidoro Goldfinger" - contenente carte sulla sua attività politica e lavorativa - e "Famiglia Goldfinger" i cui fascicoli nominativi riguardano le sorelle Ida e Giulia. Per difformità di contenuto alle serie descritte, chiudono il fondo le due unità archivistiche "Quotidiani" e "Fotografie". Ogni fascicolo del fondo è ordinato cronologicamente.

Livello inferiore Isidoro Goldfinger
Famiglia Goldfinger
Quotidiani
Fotografie

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