Il fondo archivistico conserva la documentazione della famiglia di Francesco Rimini rifugiatasi a Milano nel novembre del 1943. Significativo a riguardo sono i fascicoli "Periodo clandestino" (b. 1, fascc. 3, 4) con elenchi dei beni mobili, autorizzazioni all'utilizzo dei mezzi di trasporto, richieste e ringraziamenti per gli aiuti finanziari elargiti ai perseguitati nel campo di Ferramonti di Tarsia e "Ganser" sulla vendita del negozio di ortopedia (b. 1, fasc. 2). Di rilevanza anche il "Diario scolastico" di Adele Rimini che racconta le sue giornate prima nella scuola di via Eupili (b. 1, fasc. 5) e poi, si suppone, nella scuola di Cerro Maggiore (b. 1, fascc. 6, 7) dove si era trasferita nel 1944. Il piccolo fondo si chiude con un album fotografico di famiglia.

Adele Rimini nasce a Milano il 7 febbraio 1930 da Francesco Rimini e Regina Calef. L'8 Settembre del 1943 Adele Rimini si trovava a Canzo (CO) in sfollamento da Milano con i genitori, la zia Annina Calef con il marito Marco Cohenca e il figlio Emanuele. Saputo dell'eccidio di Meina il padre decide di trasferirsi con la famiglia a Milano in un appartamento in via Murat. Nel maggio del 1944 Adele e la sua famiglia si trasferiscono a Cerro sul Lago Maggiore dove rimangono fino alla Liberazione, alloggiando in due locali di proprietà delle commesse del padre titolare di un negozio di ortopedia.

Per l'esiguità della documentazione donata è stato adottato un ordinamento cronologico crescente delle carte inserite in fascicoli tematici; in coda sono state inserite le carte senza datazione temporale e in ultimo l'album fotografico.

Rimini, Francesco

Rimini, Adele