livello | fondo |
data/e | 1927 - 1972 |
consistenza | buste 2 |
fascicoli 11 | |
ambiti e contenuto | Le carte rappresentano un corposo carteggio tra Giacomo Foà, la fidanzata Ester Sorani e i familiari, coprendo un arco cronologico che si estende dal 1927 al 1972. Tra la documentazione cartacea descritta è conservata la corrispondenza di Giacomo Foà (cfr. b. 1, fasc. 3) in Italia nel 1946, quando era militare nella Brigata ebraica, e da Israele dal kibbutz di Givat Brenner, Ha'Ogen, Rehovot e da Kfar Saba. Nel carteggio emergono importanti tematiche sull'ebraismo quali, l'hachsarà (1), l'alyià (2), la situazione socio-politica in Israele tra il 1946 e il 1949; non mancano nozioni di ebraico a Ester rimasta inizialmente in Italia. Il fondo raccoglie anche la corrispondenza intrattenuta da Ester Sorani con le amiche (cfr. b. 2, fasc. 4) e con il fratello Aldo. |
modalità di acquisizione | Le lettere, in originale e appartenenti alla figlia Nitza Foà, sono state donate dalla nipote di Giacomo Foà, Susanna Sinigaglia. |
storia istituzionale/amministrativa |
Giacomo Foà nasce ad Ancona il 18 settembre 1920. Terminato il liceo, non potendo continuare gli studi a causa delle leggi razziali, chiede l'ammissione a più università straniere. Nel 1939 si iscrive a una università inglese e un anno dopo vince una borsa di studio della Rotschild Foundation per studiare a Gerusalemme; qui si laurea in Biologia. Durante la guerra si arruola volontario nella Brigata ebraica che gli offre l'occasione di tornare in Italia per riabbracciare i parenti. Dopo pochi mesi rientra in Israele dove cambia il proprio nome in Yaacov Ben Porath (Cfr. b. 2, fasc. 11) al fine di non pregiudicare e compromettere i genitori residenti in Italia. Infatti, allora l'immigrazione in Israele non era ancora legale. Entra con la fidanzata Ester Sorani nel kibbutz di Ha'Ogen tentando di introdurre la coltivazione dello zafferano. Nel 1948 nasce la prima figlia Nitza, poi Yoav, Daniel e Arnon. Giacomo Foà muore nel suo kibbutz nel marzo 2006. |
storia archivistica | Il fondo nasce dalla volontà di raccolta della documentazione intrapresa dalla figlia Nitza a fronte del bisogno di ricordare e trasmettere le memorie del padre, Giacomo Foà, e della madre Ester Sorani. Il carteggio è stato consegnato in un'unica scatola sommariamente suddiviso per anno e per nome con qualche indicazione in ebraico. |
criteri di ordinamento | Per la profondità dei documenti e l'articolazione dei rami familiari è stato adottato un ordinamento cronologico crescente delle carte riunite in fascicoli nominativi per soggetto produttore; in coda sono state inserite le carte senza datazione temporale. |
note | (1) Letteralmente significa "preparazione"; il termine è usato per indicare i centri di preparazione per l'alyià. All'interno dei campi preparatori si educavano i transitanti al lavoro manuale, alle tecniche di agricoltura e di bonifica della terra, alla lingua ebraica, nonché agli ideali sionisti e pionieristici. Fonte: Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione nazionale in Italia, Fondo: Valabrega Guido. Serie: Campi scout e movimento Hechaluz. (2) L'alyià è l'immigrazione ebraica nella terra di Israele. Etimologicamente il termine deriva da alyià la reghel, che significa "pellegrinaggio", per via della salita che si doveva compiere per raggiungere Gerusalemme durante i tre pellegrinaggi prescritti per le festività di Pesach, Shavuot e Sukkot. Fonte: http://www.aliyah.it/ |
persone |
Foà Nitza Sinigaglia Susanna |
luoghi | Gerusalemme Givat Brenner Ha Ogen Israele Kfar Saba |
enti | Brigata ebraica |
Livello inferiore |
Armando Sorani Appunti Oggetti Aldo Sorani Giacomo Foà Amiche di Ester Ester Sorani Lettere tra familiari Lettere in ebraico Moshe Sorani Varie |