Genere | audiointervista |
Cronologia | 1992 ott. 14 |
Persone |
Rietti, Renata Rietti, Giacomo Vita Finzi, Marta Rietti, Matilde Rietti, Gino Rietti, Giuseppe Levi, Achille Vita Finzi, Geremia |
Abstract |
Nacque a Milano il 25 marzo 1928 da Giacomo Rietti e da Marta Vita Finzi, entrambi di Ferrara; aveva una sorella (Matilde) e due fratelli (Gino e Giuseppe). Si trasferirono a Milano, dove abitarono fino al 1942, per il lavoro del padre, amministratore della fabbrica di cioccolato del cugino Achille Levi. Con leggi razziali del 1938, il padre decise di mandare il figlio Gino in Israele, gli altri figli lasciarono la scuola pubblica di via Leonardo Da Vinci per frequentare la scuola di via Eupili mentre la sorella Matilde frequentò la scuola Martignoni di via Benedetto Marcello. Con i bombardamenti del 1942 la famiglia lasciò la città e sfollò a Ferrara dove visse nella casa della madre con lo zio Geremia Vita Finzi e la zia Wanda [Mildegrun] in via Vigna 87. Quando nel dicembre 1943 le cose peggiorarono, un gruppo di partigiani, su decisione del padre, prelevò da casa i ragazzi che ripartirono per Milano. Il giorno prima il padre entrò in ospedale; ammalato da tempo, fu assistito, da un cappellano conosciuto durante la prima guerra mondiale e dalla madre, che, dopo aver saputo di essere stata denunciata, nel marzo 1944 riuscì a scappare grazie all'aiuto delle suore e del cappellano; il 15 aprile del 1944 il padre morì. I ragazzi arrivarono a Milano presso la loro casa di via Spinoza, dove la portinaia li mise in contatto con un amico del padre, commendator Muccioli, fascista perché direttore di banca, che li tenne nascosti nella sua casa per quindici giorni, in attesa che i partigiani comunicassero loro di poter passare in Svizzera. Verso la fine del mese di dicembre del 1943 arrivarono in Svizzera, preceduti da un altro zio; la madre arrivò nel 1944; si fermarono in Svizzera. Al termine della guerra Renata con la madre tornò a Milano, mentre Giuseppe a Matilde andarono in Israele dal fratello Gino. |