Genere | audiointervista |
Cronologia | 1985 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Colombo, Gigliola |
Abstract | Dario Navarra ricorda le attività di aiuto ai profughi, i contatti con il gruppo di Ada Sereni per l'Alyià bet e con il gruppo dell'[Hehaluz]. Il primo contatto con l'ebraismo dei campi è stato in Svizzera nei mesi di settembre e ottobre del 1944 con un gruppo di bambini provenienti dal campo di Bergen Belsen, scambiati con gli americani in cambio di mezzi pesanti. Fece parte del gruppo [Hehaluz] di Losanna, composto da italiani e francesi, il cui compito era quello di aiutare e sostenere bambini e i giovani traumatizzati dalla vita passata nei campi di concentramento e sterminio. In Svizzera aveva avuto contatti con il centro di aiuto e di assistenza per i partigiani al confine che faceva capo al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) di Lugano. Furono inviati prodotti, viveri e medicinali ai partigiani coinvolti nella rivolta della Valdossola. Dario Navarra arrivò in Italia nel giugno del 1945, fece capo a via Unione e con Giacomo Viterbo e Anna Foà fu uno dei primi tre fondatori del primo nucleo dell'[Hehaluz] italiano. Fra le attività di assistenza e sostegno ai profughi vi era l'acquisto di navi, principalmente a Bari, da allestire per gli immigrati clandestini diretti in Palestina e il pattugliamento durante gli imbarchi. Fu in proposito armatore di quattro navi. Nel gennaio del 1947 si imbarcò e con settecento profughi fu inviato a Metaponto, vicino a Taranto, in attesa dell'arrivo di una nave rimasero accampati in magazzini dell'ex aviazione. Si imbarcarono di notte ma la nave subì dei danni e dovettero ritornare. Ammalatosi fu rimandato a Milano. Riuscì a ripartire dopo tre mesi da una villa vicino a Genova, dove si imbarcò sulla nave [Hatikwà], verso Salerno per imbarcare un altro gruppo di profughi e proseguire in Palestina fino ad Haifa. Poi passò un anno al campo di Cipro, dove lavorò per l'[Haganà], responsabile del settore culturale. Racconta che in realtà si occupava di preparare i soldati per combattere, di alcune attività illegali, tra cui scavare tunnel sotterranei per dare modo a marinai stranieri che portavano le navi di scappare dai campi. Rimase a Cipro fino all'aprile del 1947, prima della nascita di Israele.
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