Genere | videointervista |
Cronologia | 1995 lug. 12 |
Persone | |
Credits |
(intervistatore) Pezzetti, Marcello (committente) Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC |
Luoghi | Roma Tivoli Padova Auschwitz Birkenau Auschwitz Bergen Belsen Bologna |
Abstract | L'intervista è stata realizzata a Roma il 12 luglio 1995 da Marcello Pezzetti nell'ambito del progetto "Interviste alla storia" (v. scheda relativa). Settimia Spizzichino è nata a Roma il 15 aprile 1921. Il padre Mosè Spizzichino e la madre Grazia Di Segni hanno sei figli: Pacifico, Enrica, Ada, Gentile, Settimia e Giuditta. L'intervista si svolge inizialmente per le vie del Ghetto di Roma: Settimia ricorda la vita del quartiere negli anni precedenti alla guerra. Il padre commerciante vende ferramenta e materiali da costruzione a Tivoli, fino a quando le leggi razziali del 1938 lo costringeranno a chiudere l'attività. Le condizioni economiche cambiano e tutta la famiglia è costretta ad arraggiarsi. Il 16 ottobre 1943 durante il rastrellamento del ghetto viene arrestata insieme al padre, la madre, e Giuditta. La sorella Gentile, fingendosi la domestica, esce di casa portandosi via la figlia e la nipotina. Anche il padre nel tragitto verso il camion riuscirà a scappare. Vengono trasportate al Collegio militare. Lì trovano la sorella Ada con la figlioletta di 18 mesi, catturata mentre era in cerca del marito. Il 18 ottobre 1943 inizia il viaggio della deportazione che si concluderà il 23 dello stesso mese con l'arrivo ad Auschwitz. Scese dal treno, la madre Grazia e le sorelle Ada e Rosanna vengono selezionate per la camera a gas; Settimia e Giuditta vengono invece assegnate ai lavori forzati. Ricoverata nell'ospedale del campo, Settimia viene poi trasferita al Blocco 10 dove viene sottoposta ad esperimenti medici come cavia. Qui apprende che anche il fratello Pacifico si trova ad Auschwitz. Uscita viva dagli esperimenti, le viene assegnato un lavoro presso la sartoria del campo. Nel gennaio del 1945, durante l'evacuazione del campo di Auschwitz, Settimia affronta la "marcia della morte" fino a Bergen Belsen. Il 15 aprile del 1945, giorno del suo compleanno, il campo viene liberato. Settimia Spizzichino farà rientro a Roma qualche mese dopo, insieme ad alcune compagne di prigionia. |
Indice dei contenuti |
1 Il Ghetto di Roma prima della guerra 2 La famiglia 3 Le conseguenze delle leggi razziali 4 L'Oro di Roma 5 16 ottobre 1943: rastrellamento del Ghetto e arresto 6 Deportazione 7 Auschwitz 8 Esperimenti medici al Blocco 10 9 Lavoro nella sartoria 10 Evacuazione di Auschwitz e Marcia della morte 11 Bergen Belsen 12 La liberazione 13 Il ritorno a casa |