Abstract | L'intervista a Lina Navarro è stata realizzata il 14/03/1996 a Venezia da Marcello Pezzetti, nell'ambito del progetto "Interviste alla storia" (v. scheda relativa). Lina percorre i luoghi del ghetto di Venezia e richiama alla memoria la vita sociale e familiare prima delle leggi razziali del '38: i buoni rapporti con i cattolici, la forte componente della identità ebraica. Parla della sua famiglia, la morte prematura del padre e il suo forte attaccamento alla madre. Lina ricorda la frequentazione del Tempio, le feste ebraiche, le scuole fino all'espulsione. Le leggi del '38 cambiano la sua vita soprattutto per il timore di essere separata dalla madre: c'è la consapevolezza degli arresti e delle deportazioni e la convinzione che i figli minorenni non potranno rimanere con i genitori. La famiglia sfugge ai rastrellamenti del Dicembre '43, ma il 5 Maggio del '44 viene arrestata in casa. Dopo un primo periodo nel carcere di Santa Maria Maggiore, sono trasferiti al campo di Fossoli e da qui ad Auschwitz. Lina descrive la deportazione in Polonia, l'arrivo ad Auschwitz, la separazione dalla madre e la vita nel campo. A Dicembre '44 è evacuata e trasferita a Bergen Belsen. Dopo la liberazione al ritorno a Venezia si scontrerà con le difficoltà di inserimento e troverà la casa di famiglia occupata dagli sfollati. |
Indice dei contenuti |
1 Il ghetto di Venezia 2 La vita a Venezia prima del '38 3 La paura dopo il '38 4 Le notizie sui rastrellamenti a Roma 5 L'arresto a Maggio del '44 6 Il carcere a Venezia e il trasferimento a Fossoli 7 Vita a Fossoli 8 La deportazione 9 L'arrivo ad Auschwitz e la vita al campo 10 Il trasferimento a Bergen Belsen 11 Il ritorno a Venezia |