Rachele Mustachi - Intervista a Rachele Mustachi

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Generevideointervista
Cronologia1996 lug. 24
Persone

Mustacchi, Rachele

Mustacchi, Daniele

Belleli, Allegra

Mustacchi, Marco

Mustacchi, Salomone

Credits

(intervistatore) Pezzetti Marcello

(committente) Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC

Luoghi Trieste Corfù Venezia Auschwitz Salzwedel Bergen Belsen
Abstract

L'intervista a Rachele Mustachi è stata realizzata il 24/07/1995 a Trieste da Marcello Pezzetti, nell'ambito del progetto "Interviste alla storia" (v. scheda relativa).

Rachele Mustachi nasce il 15 Dicembre 1920 da Daniele Mustachi e Allegra Belleli, ha due fratelli Marco e Salomone, più giovani di lei:  i suoi genitori si trasferiscono a Trieste da Corfù nel 1918, il padre fa il rigattiere e la madre è casalinga  le condizioni economiche sono modeste. Rachele frequenta la scuola ebraica fino alla quarta elementare, ha un ricordo positivo della vita a Trieste, dei rapporti  con la comunità ebraica e con i cattolici. Con le leggi del '38 la famiglia deve tornare a Corfù, perché in Italia da troppo poco tempo, dove resta per un anno e mezzo: qui le condizioni economiche si fanno più difficili come anche i rapporti con la popolazione locale. Tornati a Trieste non avvertono grandi cambiamenti: il padre riprende il lavoro e anche i fratelli trovano un'occupazione. Dopo l'8 Settembre '43 la situazione diventa difficile, la famiglia si divide e si sposta per essere meno rintracciabile, fino al 24 Maggio del '44, data dell'arresto nel corso di una retata. Sono condotti alla Risiera di San Sabba: qui restano 20 giorni, poi sono caricati sui vagoni diretti in Polonia. Rachele descrive il viaggio in treno e l'arrivo ad Auschwitz, la prima selezione, la separazione dai genitori, l'immatricolazione e la quarantena. Rachele è subito informata dagli altri prigionieri della sorte riservata ai suoi genitori: dopo il periodo di quarantena è avviata al lavoro, trascorre un periodo al Revier per curare una gamba e poi di nuovo al lavoro. Dopo circa cinque mesi è trasferita a Salzwedel dove lavora in una fabbrica di munizioni: qui il 15 Aprile del '45 è liberata dagli americani e poi trasferita a Bergen-Belsen perché Salzwedel viene consegnato all'esercito russo. Rimpatriata a Trieste viene a sapere della morte a Buchenwald dei suoi fratelli.

Indice dei contenuti

1 Dati anagrafici suoi e della famiglia di origine

2 La vita a Trieste prima del '38

3 Il ritorno a Corfù a causa delle leggi razziali

4 Vita a Corfù

5 Ritorno a Trieste nel '41

6 Il '43 e il timore degli arresti

7 L'arresto del 24/05/1944 e la Risiera di San Sabba

8 La deportazione

9 Auschwitz: la vita nel campo e Il ricovero al Revier

10 Il trasferimento a Salzwedel

11 La liberazione del campo e il trasferimento a Bergen-Belsen

12 Ritorno a Trieste

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